venerdì 9 novembre 2007

Laconicamente




La prima volta che sentii parlare della Laconia avevo 6 o 7 anni. L'idea di poter esprimere un concetto in modo conciso mi attrasse sin da subito e cercai di seguirne il modello. I miei primissimi scritti erano piú o meno cosí:

Quest'estate sono andato al mare. Mi sono divertito molto. Ho imparato a fare i tuffi. Mamma dice che sono molto bravo…

Naturalmente alla maestra il tema non piacque. Cambiai completamente:

Quest'estate sono andato al mare, mi sono divertito molto ed ho imparato a fare i tuffi e mia mamma dice che sono molto bravo e che faccio i tuffi molto alti ma che devo stare attento perché posso farmi male se inciampo ma i miei amici dicono di esser molto piú bravi di me per questo mi impegnerò molto ed il prossimo anno sarò piú bravo di loro.

Ricordo di aver scritto un periodo lungo sei righe di quaderno. Ebbi, successivamente, un'altra avventura stilistica. Studiando la grammatica venni a conoscenza delle parentesi: mi sembrava un'idea geniale, poter esprimere tutto quello che non entrava in una frase, all'interno di parentesi:

Quest'estate sono andato al mare (mi sono divertito molto) ed ho imparato a fare i tuffi (mia mamma dice che sono molto bravo (ma i miei amici dicono di esser piú bravi di me)).

Presi sufficiente, un voto basso, e ci rimasi male.
I miei rivolgimenti interiori si esplicarono nel contrasto tra le due scuole di oratoria: l'Attica e l'Asiana. Cicerone aveva capito tutto, ponendosi nel mezzo di due grandi scuole divenne uno dei (il?) piú grandi oratori della Storia; io, però, feci il tifo per Giulio Cesare.
Credo che il contrasto tra questi due modi di combattere con la lingua non cesserà mai. Porto qui una mia riflessione, senza dubbio affrettata: il numero di parole impiegate è inversamente proporzionale all'intelligenza ed alla profondità di ciò che viene detto.
Evito ogni riflessione di tipo sociologico: rischiosa, sempre ricca di luoghi comuni e necessitante una trattazione molto piú complessa ed articolata. Però è chiaro che un numero elevato di parole ha un effetto simile al latinorum dell'Azzeccagarbugli: confonde, infonde un senso di inferiorità e di controllo in chi ascolta e fa apparire piú colto chi parla.
Oscar Wilde diceva…: quante frasi brevi, come quelle dell'Inglese, sono così ricche di contenuto e quante sono invece inutilmente lunghe. È una regola? Non lo so, fateci caso.
Il buon senso mi dice che esiste un limite inferiore:

contenuto = 1/(parole-minimo)

Cosí, funziona.

16 commenti:

G.T. ha detto...

Sai che c'è una canzone dei Grey Rose che assomiglia incredibilmente all'attacco di "Le donne lo sanno" di Ligabue? Stava sul myspace... com'è che si chiama?

Alessandro ha detto...

Innanzi tutto è Gray Rose. Le canzoni passate sullo space sono:
The escape velocity
Hollowed
We are awake
Ma dove è il nesso tra questo articolo ed il tuo commento?:)

G.T. ha detto...

A Rose Portrait! (che peraltro sta sul sito, http://www.grayrose.it/music.htm).

Sì, si scrive grAy rose... ed è effettivamente uguale.

G.T. ha detto...

Oh il nesso c'è. Leggevo l'articolo mentre ascoltavo la canzone. Ho fatto due più due. Ho contratto l'indice colonna e ho fatto la trasposta. Ed ecco qua.

Che è, plagio? O solo poca fantasia? :)

G.T. ha detto...

(ritengo doveroso puntualizzare per gli amici a casa che ascoltavo la canzone di Ligabue, non la vostra)

Alessandro ha detto...

Sul sito è scritto male. È A Muse Portrait. Non so come tu abbia fatto a trovarla sul sito dato che è in costruzione, ammetto che sei stato bravo (o avevi un link vecchio?). Comunque sullo space non è passata.
Il fatto che tu legga il mio blog mentre ascolti una mia canzone è peculiare (e con questo dico tutto e dico niente).
Plagio o fantasia? Chiedi a Paolo. So solo che quella canzone piace…

Alessandro ha detto...

Ah ok, allora non è peculiare. Però il tuo cervello ha pensato alla nostra. Il che è ancora piú particolare (giusto per non ridire peculiare).

Alessandro ha detto...

Certo alla Ferrari non ci sta dedicando un minuto nessuno… poverina. Io oggi pomeriggio ho fatto spese. Poi stasera dirò di piú qui (credo).

G.T. ha detto...

Gli italiani hanno diritto di sapere!

Mi pare evidente che la canzone piace un po' pure perché la gente l'ha già sentita... chissà che ne dice la parte musicista del musicista/studente che gestisce questo blog...

E cavolo, non bisogna essere bravi per trovare le tracce del vecchio sito... bisognerebbe esserlo se il webmaster fosse un po' più accorto!

Già vi vedo... in un futuro utopico e ucronico su tutti i giornali per un evitabilissimo plagio di uno degli accompagnamenti più infelici della storia di Ligabue... ahahah! Chissà se il blog te lo fanno aggiornare da Rebibbia. :)

G.T. ha detto...

Tesorone, leggi la posta dell'11 gennaio 2007, così capisci perché m'è venuta in mente la vostra canzone.
O meglio, ascolta la posta...

(A Rose Portrait, per inciso, è stata scelta peculiarmente perché era la prima nella sezione music)

E c'è sicuramente qualcosa di peculiare nel fatto di aver collegato il tuo post con quell'email... non lo scopriremo nemmeno vivendo.

Alessandro ha detto...

No, non me lo fanno aggiornare. Il guaio è che la canzone è registrata alla SIAE a nome mio. Comunque non so, la canzone di Ligabue non la conosco. Il fatto che quella canzone piaccia cosí tanto mi aveva sempre stupito, quindi la tua versione è credibile. Il webmaster non è attento, ma non ha motivo di esserlo :þ

Alessandro ha detto...

Che bello, quel messaggio non l'avevo neanche aperto: strano. Molto gradevole comunque. E comunque ribadisco: è A Muse Portrait (se mi devono indagare, almeno che scrivano il nome giusto nel procedimento). Capito Guardia di Finanza? A MUSE PORTRAIT hehehe

G.T. ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=hLthETv3GS4

aspetto ansiosamente l'opinione dell'esperto/prestanome!

Alessandro ha detto...

Non bisogna essere esperti: è evidente un'analogia. Però è ritmica e di arrangiamento, gli accordi sono diversi (non dal punto di vista assoluto, che non conta nulla). Non posso essere condannato per plagio, phew! o almeno credo.

David ha detto...

Tranquillo, se nessuno è andato al fresco per questo non ci andrai neanche tu:
Video 1
Video 2

Alessandro ha detto...

In effetti. Comunque non importa, tanto si ride comunque! L'uomo non fa altro che plagiare, è una cosa naturale. Prendi david, se non copiasse agli esoneri starebbe ancora al primo anno di università.