giovedì 1 novembre 2007

Mondo musicale


Come è bello avere qualcosa per quello che si pensa esso valga. È un'esperienza rara. Ancora più raro è poterlo avere per quello che si crede di esser sicuri che valga. Quasi impossibile è che ciò accada per un prodotto commerciale, peggio ancora se musicale. Bene, talvolta è possibile.
Il punto è questo: l'idea dei Radiohead (va bene, magari non è un'idea loro, questo non lo so) è semplice e stupenda.
"Noi abbiamo fatto un album ("In Rainbows"). Ci siamo stati un po' a registrarlo. Eccolo, se vi va lo potete scaricare."
"Sì, ma cosa volete in cambio?"
"Mmh, fate voi. Non ci interessa in realtà. Fate come volete, davvero. It's up to you. No really. It's up to you."
Meccanismo perfetto. Ami i Radiohead? Perché non conceder loro fiducia: magari 8£ (circa 11.5€) vanno bene. Non li apprezzi ma sei curioso? Forse 1£ è la cifra giusta. Li odii? Inserite 0£. Impossibile? No no, si può fare. Si entra in una coda di un minuto circa. Meglio di Emule. Immorale? Direi di no. A loro non costa nulla. Se ti dice male, potresti addirittura sentirti in debito verso di loro (si ma com'è poi questo album? La recensione un'altra volta, devo ancora digerirlo).
Questo modo di portare avanti gli affari non mi è però completamente nuovo. A Pasqua ho vissuto l'esperienza di andare in Svizzera. Bello, pulito, i soliti discorsi. Non è questo il merito della Svizzera. Ciò che mi aveva davvero colpito, ma non stupito, era questo: poter mangiare tutto quello che si voleva e poi mettere i soldi, con discrezione, a proprio piacimento, in un maialino di coccio in mezzo al tavolo. Fantastico. Si mangia meglio vi assicuro. Certo a nessuno verrebbe in mente di non pagare. Con i Radiohead si può, è meno immorale: se scaricate o no, a loro che cambia?
Suggerisco questo: non pagate, pagherete dopo, il giusto, magari anche di più di quello che pensavate. Ed in questo modo, finalmente, ognuno ha ciò che si merita. W i Radiohead: link.
Rinvio a domani l'altro tema del post di oggi: "High Fidelity" di Nick Hornby ovvero del "Come rifiutare una collezione di dischi dal valore inestimabile proprio perché così preziosa". Bene, forse questo post potevo intitolarlo "Mondo finanziario".

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